One Piece Gold Forum

Posts written by Deep Impact

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    Ciao a tutti, in occasione del 1000 volevo lasciare una piccola traccia a testimonianza di altri vecchi lettori che ancora seguono con piacere e curiosità e non postano più qui per vari motivi che non siano aver lasciato stare il manga ecc.
    Nel pugno della pagina finale c’è tutta la storia dei progressi di Rufy da quel vecchissimo quasi omonimo capitolo ad oggi, per chi segue da 20 anni fa quasi impressione guardare indietro e a quanta acqua sotto i ponti sia passata anche nella vita di ognuno di noi. Penso che difficilmente qualcuno all’epoca si immaginasse di trovarsi nel 2021 ancora in compagnia di queste pagine, di queste vicende, di questi personaggi sempre più vicini ai loro obiettivi.

    E di tutta questa porzione di vita, una frazione non indifferente si è svolta qui e conservo molti bei ricordi legati alla cosiddetta “golden age”, un saluto al volo quindi a chi si ricorda dei nostri trascorsi e un buon proseguimento con One Piece e tutto il resto
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    CITAZIONE (Admiral_Teach @ 30/9/2019, 16:16) 
    Gli atti di Wano saranno 3 o 5?

    Se segue lo stile del Kabuki sono 5 divisi in questo modo:
    1 introduzione
    2-3-4 svolgimento principale, con evento drammatico nel terzo - es. il flashback su oden - e battaglia nel secondo o quarto (quindi in questo caso nel quarto)
    5 epilogo
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    Anche io sto nel partito di chi li apprezza entrambi, seppure diversi tra loro nello stile e negli intenti :ahsi: Non so però che effetto possano fare a chi li vede oggi, in particolare Indipendence day a livello di effetti visivi è invecchiato malino
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    CITAZIONE (ZIO BARBOCCHIA @ 30/9/2019, 15:11) 
    Cut

    Non sono pretese assurde nè idee rivoluzionarie, ognuno ha le sue legittime preferenze, il succo è che però non sono nemmeno l'unica via possibile o la più giusta per forza tra tante. Anche rimanendo nell'ambito di questo singolo capitolo, dato che abbiamo divagato fin troppo, non c'è stata unanimità in positivo come in negativo proprio perchè ogni testa ha la sua convinzione
    CITAZIONE (Admiral_Teach @ 30/9/2019, 15:34) 
    Secondo me non vedremo alcun flashback dei Rocks

    Sul breve termine può anche andar bene ma ormai si è firmato implicitamente l'obbligo di approfondire la questione, magari nella saga dedicata a Teach
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    CITAZIONE (ZIO BARBOCCHIA @ 30/9/2019, 14:26) 
    Bé non glielo ha mica prescritto il medico di fare solo storie con mega battaglie in questa seconda parte. Anche perché siamo nella situazione paradossale in cui nella seconda parte ci sono state quasi tante battaglie come nella prima, in poco più della metà dei volumi ma in cui quasi nessuno dei protagonisti ha combattuto più di una volta un combattimento degno di nota.
    Poteva benissimo fare degli intermezzi brevi senza battaglie e più votati all'esplorazione e allo sviluppo dei personaggi. Tanto per fare un esempio ovvio, Greenbit poteva essere un'isola a parte come nei piani originali e ci si potevano spendere pochi capitoli per poi muovere verso Dressrosa.
    è Oda che ha deciso che la seconda parte deve essere tutta all'insegna di conquistare obbiettivi.

    Infatti non era obbligatorio niente e potevamo avere mille versioni alternative, ma non è automatico definire la versione attuale come inadeguata o sbagliata, tant'è vero che le saghe attuali tendenzialmente piacciono ancora tranne che se prendiamo come campione un forum nello specifico
    CITAZIONE
    Obbiettivi che tra l'altro non sono conquistabili dalla ciurma perché troppo debole, per cui deve per forza introdurre di continuo altri personaggi uber forti per supportarli.
    Il problema di questa narrazione è che svilisce i personaggi che non sono uber forti (e nella ciurma ve ne è più di uno), svilisce i personaggi forti presentati in precedenza (la flotta dei sette non pare più così inarrivabile), allunga parecchio il brodo, toglie l'avventura e obbliga l'autore a creare sempre più collegamenti tra i personaggi per giustificare la creazione di alleanze sempre più complesse (mi viene in mente il collegamento forzatissimo con la ciurma di Marco dato dal fatto che Oden fosse un ex membro della ciurma).
    Insomma poteva benissimo mantenere una narrazione più simile alla prima parte dove ci sono storie lunghissime come Skypiea e storie molto brevi come Amazon Lily o Little Garden. L'ha scelto lui di retconnare la ricerca di Raftel e far menare Rufy con ogni personaggio immaginabile.

    Il fatto che i nuovi livelli di forza sempre più alti settino nuovi standard coi quali non tutti possono stare al passo, per quanto elemento del tutto nella regola nei battle shonen, può giustamente scontentare chi vorrebbe determinati personaggi sempre rilevanti. Ma questo è solo un modo di vedere la questione, dall'altro lato tutto ciò è anche un modo per rendere più realistico un mondo dominato per decenni da veri e propri giganti ed è già tanto che una ciurma di ragazzini come i mugiwara siano al livello attuale, in proporzione. Chiaramente c'è chi preferirà il primo e chi il secondo approccio senza molte vie di mezzo possibili. Sui road si è già detto, per me anche a cancellarli dalla storia sarebbe stato quasi impossibile non vedere rufy andare a impattare con gli imperatori per qualsivoglia motivo, come del resto già avviene adesso perchè sia a whole cake che a wa no kuni ci son stati in ballo altri pretesti in parallelo alla ricerca delle pietre. Personalmente poi lo trovo logico, se da anni si dice che il new world sia dominato da tizio e caio ecc. essendo uno shonen me lo aspetto che ci si andrà a scontrare in qualche modo. E non essendo scontato il come si riuscirà a portare a compimento queste imprese trovo che il fattore avventura non venga meno, ad es. sappiamo che la meta ultima sia raftel ma è la sequenza imprevedibile di avvenimenti che porterà lì a definire l'avventura tale
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    CITAZIONE (ZIO BARBOCCHIA @ 29/9/2019, 21:45) 
    Di solito la brevità è considerato un sintomo di buona scrittura. Viene insegnato in tutte le scuole di cinema,fumetto, scrittura e quant'altro. Dove brevità non significa che la storia deve essere corta ma che se una storia può essere raccontata con un minimo di 60 capitoli ed un massimo di 80 capitoli, allora è meglio raccontarla in 60. In generale non credo si critichi la lunghezza in sé di certe storie ma il fatto che diano l'impressione di poter durare decisamente di meno.
    Io faccio sempre l'esempio di Sabaody. Succede di tutto e dura 17 capitoli. E difatti non penso sia un caso che zou sia la storia su cui c'è stato più consenso positivo tra quelle del TS.

    Tuttavia, pur restando vero che le lungaggini sono evitabili e one piece di certo non ne è privo (nemmeno nel pre-timeskip), sabaody e zou sono archi narrativi di passaggio che possono permettersi di avere quel respiro minore rispetto a storie come quelle in cui si deve portare a compimento qualcosa di grande come assaltare enies lobby o spodestare un regno decennale come quello di doflamingo. E pure questo tipo di racconto ha i suoi estimatori, anche se su opg magari si nota meno. Dico tutto ciò pur essendomi annoiato in vari passaggi dell'ultima saga, cercando di guardare da fuori. Anche io avrei accorciato qui e là ma nemmeno riesco ad immaginare una saga dagli intenti epici come wanokuni in 5 volumi, per dire. Marineford se lo può permettere perchè è soltanto un combattimento con le premesse già ampiamente esplorate in precedenza, qui c'era da introdurre un cast e un contesto quasi da zero
    CITAZIONE
    Il problema sul cambiamento delle priorità è che non è in linea col protagonista e con quello narrato precedentemente. Rufy voleva essere libero mentre ora è in balìa della trama generale.

    E' vero che Rufy preferisce affidarsi al caso e non sapere nulla in anteprima, ma del resto i road poigne griffe non gli dicono cosa sia lo one piece, indicano soltanto la via per raggiungerlo ed ogni recupero finora è stato anche associato a qualche altra storia aggiuntiva in contemporanea. Vediamola da un altro lato, immaginando op senza i road poigne griffe. Non ci sarebbe stato il recupero delle pietre ma tappe forzate per altri motivi ci sarebbero comunque state, come accadeva anche in passato. Sarebbe cambiato molto meno di quel che si possa immaginare, secondo me. E poi sono solo 4, di cui 1 trovato a random e un altro in cui incappare altrettanto per caso fortuito tramite le info di qualcuno o chissà in che altro modo. Questo fa sì che solo due isole, nel totale del viaggio, siano prefissate in modo tanto meccanico. Per quanto detto in precedenza non avrei avuto problemi con numeri anche più alti ma volevo sottolineare l'entità numericamente ridotta del discorso che stiamo portando avanti. I road poi rendono più plausibile la difficoltà di trovare raftel, non era l'unico modo ma è uno di quelli che poteva aver senso scrivere. Rufy poi quante sparate da ragazzino fa? Più volte ha dovuto fare i conti con la realtà e si è dovuto rimangiare la parola, anche questa è maturazione più che necessariamente snaturamento
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    CITAZIONE (ZIO BARBOCCHIA @ 29/9/2019, 19:49) 
    Qui non credo sia questione di interpretazioni. Il significato di avventura è proprio "viaggio verso l'ignoto".

    L'ho sempre identificata in impresa da compiere dal momento che ad essere ignoti e particolari devono essere i risvolti, non necessariamente la meta in senso geografico
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    CITAZIONE (ZIO BARBOCCHIA @ 29/9/2019, 18:52) 
    Non è così. Solo ad Alabasta l'obbiettivo era eliminare la Baroque Works. A Whisky Peak e Little Garden è la Baroque Works che ha attaccato i protagonisti, non loro che hanno cercato ed attaccato la Baroque Works. A drum invece non ci sono proprio stati scontri con loro.
    Rufy ha perfino rifiutato un eternal pose che li avrebbe avvicinati più velocemente ad Alabasta pur di non avere qualcuno che gli dettasse la rotta. Esattamente il contrario di quanto sta avvenendo negli ultimi anni dove la rotta è sempre stabilita.

    Si parlava generalizzando, per dire che comunque era anche quella una storia collegata che si svolgeva su più isole con un chiaro obiettivo finale e per questo non vedo come grossa differenza il seguire o meno un eternal pose se poi, nei fatti, la trama va ugualmente in una direzione precisa.
    E prendendola più alla larga, non ci si trova proprio sul concetto di avventura dato che per me non è necessariamente l'ignoto a caratterizzarla quanto piuttosto un'impresa da portare a termine che può avere le più diverse caratteristiche a patto che ci siano avversità da superare. Sul design delle isole non ho granchè da aggiungere, come detto le trovo diverse e riconoscibili tanto quanto prima dato che non le si può descrivere tutte allo stesso modo (sia per struttura che per stili architettonici)
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    CITAZIONE (Rai @ 29/9/2019, 18:20) 
    cut

    Il precedente post non serviva a dire che non ci fossero differenze in senso assoluto, era per dire che quelle di cui si parlava nello specifico per me non sussistono dato che oggi i mugiwara si comportano come ieri e i luoghi continuano ad essere caratterizzati in modo riconoscibile e non identico.
    E sul resto ho dato un punto di vista diverso senza imporlo, in risposta mi si dice "è indubbio che sia calato", "non c'è niente da discutere" o "non ci sono scuse". E' per questo clima che nel thread settimanale ormai partecipo tipo ogni sei mesi, ma fa niente
    CITAZIONE
    Il problema è che la saga di Alabasta, partendo pure dall'ingresso alla rotta maggiore e contando pure Drum anche se non c'entra niente, sono 116 capitoli. La macro-saga cominciata con Punk Hazard sta continuando da 303 capitoli e non se ne vede la fine. Posso accettare che ci fossero obiettivi anche nella prima parte, ma almeno variavano ogni tanto e si scoprivano una volta arrivati sull'isola.

    Bene, per me questo non è di per sè un problema o qualcosa che fa venir meno la varietà, il senso di avventura ecc.
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    CITAZIONE (Andrea Contemplano @ 29/9/2019, 17:38) 
    La tattica della "storia segreta da nascondere" è un blando espediente narrativo, molto poco soddisfacente.
    Come posso crederci?
    Una ciurma composta dai pirati più famosi e terribili del mondo, di cui nessuno sa nulla? Manco le rispettive ciurme? I pirati non parlano e non comunicano? Nessuno ha narrato le gesta dei Rox ai tempi? Non esiste memoria collettiva in OP e nessuno ricorda un avvenimento di 38 anni prima? Sono eventi di cronaca, non di storia. Garp è diventato Eroe della Marina per aver sconfitto nessuno su un'isola mai esistita?

    Una spiegazione del genere è come amputare un braccio e metterci un cerotto.

    Logicamente ci sono personaggi che sanno ma non sono la maggioranza, le generazioni attuali non ne sono al corrente. Il punto di vista del lettore in questo capitolo corrisponde a quei marine con gli occhi fuori dalle orbite a sentire le parole di sengoku, non quello di sengoku stesso. Noi siamo come loro, tenuti all'oscuro di storie passate messe sotto al tappeto. Per quale motivo siano scomode sta all'autore spiegarlo, succederà più avanti e sarà a quel punto che si potranno tirare meglio le somme. Garp è considerato eroe per tutta una serie di leggende (detto nel capitolo), su questa invece è anche lui stesso a voler sorvolare, probabilmente per la presenza dei draghi celesti
    CITAZIONE (ZIO BARBOCCHIA @ 29/9/2019, 17:14) 
    Nella prima parte del viaggio abbiamo avuto quasi esclusivamente avventure. Nella seconda abbiamo avuto quasi esclusivamente missioni da compiere. Per tutta la prima parte del viaggio la nave seguiva il log pose e tranne quando sono andati ad Alabasta ed Enies Lobby nessun posto visitato lo era di proposito. Anzi si arrivava su di un'isola senza neanche sapere come si chiamasse, cosa ci fosse o quanto tempo dovessero starci (qualcuno se lo ricorda il log pose e il tempo di misurazione unico per ogni isola ?).
    Nella seconda parte solo l'isola degli uomini pesce è un'avventura vera e propria. Punk Hazard e Zou lo sono molto parzialmente. Mentre Dressrosa, Whole Cake e Wa sono pure missioni di infiltrazione con determinati obbiettivi da raggiungere.
    La cosa si riflette anche nel raccontare l'isola su cui ci si trova. Nella prima parte ogni isola aveva animali unici, piante tipiche, ogni città o villaggio aveva stili architettonici diversi. Dal time skip quasi tutto questo si è perso, perché è più importante mostrare gli avversari da battere che i luoghi da esplorare. Su 6 isole solo 2 hanno luoghi abitati identificabili senza nominarli (WA e in parte l'isola degli uomini pesce), tutte le altre sono identiche in ogni punto della mappa. In più ormai tutte le isole sono fatte con lo stampino, sono tutte una collina gigante con un oggetto gigante in cima.
    Nella prima parte le isole e la loro geografia erano parte integrante della storia, Whisky Peak aveva aghi dei cactus che si rivelavano essere tombe di pirati uccisi, Little Garden aveva gli scheletri dei mostri marini uccisi dai giganti, Jaya e Skyoiea erano le due parti separate di un teschio con tanto di casa tagliata in due e rimasta a metà tra le due isole.
    Nella seconda parte non c'è una grande relazione tra la geografia dei posti visitati, la loro storia e la loro interazione con i protagonisti. Questo perché i posti non sono importanti in sé e per sé come oggetto di una avventura ma sono importanti perché sono la base dei nemici da sconfiggere. Anche gli animali sono ormai molto meno unici, nelle ultime 4 isole si sono visti pochissimi animali tipici di ogni isola e in tutte le isole c'erano sempre dei coccodrilli giganti o un miscuglio di un coccodrillo con un altro animale.

    Provo a riassumere il perchè secondo me tutte queste differenze non ci siano. Nonostante si seguisse il logpose e non i road pg, oggi i mugiwara passano il tempo a salvare la gente dei luoghi visitati e lo stesso accadeva prima. Tutta la prima parte da Whisky peak in poi è una macro saga - escludendo la parentesi di drum - in cui l'obiettivo era debellare la baroque works. Skypea è un'avventura classica ma poi si prosegue come prima di essa, ovvero water 7 ed enies lobby collegate tra loro e sulla seconda compiere una missione conseguente agli avvenimenti della prima. Thriller bark è l'altra eccezione per poi tornare nella regola, da sabaody in poi è praticamente una saga unica in cui seguire un cammino ben preciso. Per cui il fatto di seguire macro obiettivi non è faccenda esclusiva del timeskip, nè è un elemento che fa venir meno il concetto di avventura; può esserlo la ricerca di un tesoro o di un'isola leggendaria ma perchè non anche la liberazione da un tiranno o il recupero di un compagno? Nemmeno l'esplorazione è messa da parte, le varie isole vengono mostrate nelle loro diverse zone e in ognuna succede qualcosa di importante.
    Sulle isole più nello specifico, trovo che solo punk hazard sia quella dal design più anonimo (nonostante sappiamo il retroscena a spiegarlo) mentre le altre sono tutte caratteristiche e riconoscibili. Lo stile di dressrosa non lo ritroviamo altrove, o quello di whole cake. Tra l'altro non sono tutte colline con un oggetto al centro: il ruygu kingdom ha la città principale in una bolla e il castello in una più piccola/punk hazard è divisa in due metà incendiate e ghiacciate/dressrosa è un cerchio di pietra altissima con all'interno una sorta di gigantesco parco guell/whole cake ha un castello più alto degli altri edifici nell'isola principale e sarebbe strano il contrario, ed è comunque caratterizzata come arcipelago/il palazzo di orochi non è il centro di wanokuni ma solo uno dei suoi elementi. A conti fatti solo zou risponde a quella descrizione che facevi tu ed è comunque particolare già solo per il fatto di trovarsi sull'elefante.
    Il discorso si può estendere agli altri elementi citati, per me c'è tuttora grande attenzione alla caratterizzazione del luogo, tra l'altro siamo nel pieno di una saga come wanokuni che è piena celebrazione di questo concetto
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    CITAZIONE (Andrea Contemplano @ 29/9/2019, 16:54) 
    Un fratello mai nominato prima, un potere fondamentale che non si è mai manifestato per 60 volumi, un personaggio uber alles che comanda tutto comparso di punto in bianco

    Premettendo che l'haki non saltava fuori dal niente come sabo e im, le introduzioni di questi personaggi sarebbero realmente disarmoniche se non fossero state adeguatamente contestualizzate; se viene spiegato come mai si parli poco o nulla di qualcuno (perchè ritenuto morto o addirittura inesistente) allora diventa accettabile, per quanto tardivo. E' ovvio che sarebbe ancor meglio avere sempre indizi su tutto in modo da non avere mai l'impressione di idee venute dopo, ma stiamo parlando di uno shonen pluridecennale e questo stile dovrebbe essere percepito come la norma
    CITAZIONE
    si rischia poi che divengano fondamentali, chiedendosi come mai non si abbia mai avuto un cenno prima.

    Di Xebec si inizia a parlare praticamente in questo capitolo, e da subito è stato messo in chiaro che sia stata una storia da nascondere al punto da far sparire l'isola del duello finale. Capirei l'impressione di incastro difficile se non fosse stato detto ciò, ma mi sembrano chiare le parole di sengoku con conseguenti reazioni di stupore degli ascoltatori. E' una di quelle storie nascoste di cui sanno solo alcuni in là con gli anni, in seguito scopriremo il perchè della necessità di tenere il segreto
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    Per me in generale è un problema di apertura o meno verso le novità, come se fossero lecite solo fino ad un certo punto della storia e da quel momento in poi non dovesse essere toccato più niente fino alla fine. Abbiamo avuto nel tempo varie info sul passato ma c'erano e ci sono decenni/secoli di bianco totale, in cui poteva esser successo di tutto. C'era carta bianca sulla vita di Roger prima degli anni di cui sapevamo qualcosa, il mio punto di vista è che sapere di più non toglie nulla a quel che sappiamo già ma anzi lo arricchisce.
    Più nel dettaglio, nel capitolo viene sottolineato quanto la storia su Xebec e soci sia stata insabbiata il più possibile; narrativamente è una paraculata ma era necessario che lo fosse, e sarà contestualizzata a dovere nel momento in cui arriveranno gli inevitabili flashback estesi su quelle vicende. Se da una parte Xebec può essere visto come un estraneo che vien fuori troppo tardi, dall'altra può invece essere un elemento che caratterizzerà l'animo di barbanera che ha un passato tuttora da definire, così come le sue profonde motivazioni. Non era l'unico metodo possibile, ma non è nemmeno qualcosa di sbagliato per principio.
    Dopo la sconfitta di xebec è iniziata l'era dei vari barbabianca/roger/shiki ecc., le cui gesta sono state tramandate meno segretamente. Poi è stata l'epoca degli shanks/mihawk e tutta quella generazione lì, per arrivare infine ai giorni nostri. E tutti loro non sono nati già adulti, hanno un passato da raccontare ed è interessante saperne di più sulle fasi di cui non avevamo nessuna notizia
    CITAZIONE (Nightsphere of Chaos @ 29/9/2019, 11:34) 
    avevamo un manga di avventura ed esplorazione che si é trasformato nel piú classico dei battle shonen

    La componente di avventura ed esplorazione non è venuta a mancare, anzi a dirla tutta era più battle shonen prima coi classici 1 vs 1 che dal post thriller bark sono stati messi da parte in favore della storia. Il fatto che si segua la scia dei road non è la premessa di un lineare picchiaduro a scorrimento, come abbiamo visto finora è stato invece il pretesto per un ribaltamento continuo degli equilibri di potere cui accennava doflamingo post dressrosa ("ha inizio la battaglia per il trono"). Si tratta di una macro partita a scacchi, dove varie personalità si alleano e si scontrano esattamente come nelle epoche precedenti, gesta che danno vita alle leggende del futuro. Nella prima parte si affrontavano nemici tanto quanto oggi, dove in più abbiamo una cornice maggiormente unitaria degli avvenimenti
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    Bè finchè non vediamo qualcosa come il capitolo 0 sulla god valley direi che si può almeno concedere il beneficio del dubbio, ferme restando comunque le logiche da battle shonen
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    CITAZIONE (Belvia @ 28/9/2019, 11:28) 
    Ora, tolto Rufy, ditemi voi in due anni che cambiamento personale può mai aver avuto Newgate, in termini di forza.

    Mi pare non si sappia l'anno in cui ha mangiato il frutto, quella potrebbe essere una delle spiegazioni, un po' come la rapida ascesa di barbanera nell'epoca presente
    CITAZIONE
    Certo, rimane che questa equazione:
    CITAZIONE
    Garp+Roger > BB+BM+Kaido+Shiki+Rocks

    Stona.

    Quello di Sengoku era un riassunto molto stretto, bisogna capire un po' anche le circostanze dettagliate che hanno portato a quel non facile risultato. Ciò su cui invece abbiamo effettivamente più dettagli è la vicenda di Shiki:
    CITAZIONE
    Se fosse vero, l'immagine del capitolo 0 striderebbe moltissimo con questo capitolo:
    Roger che si salva da Shiki grazie al fortunale perderebbe senso;
    E che dire di Garp e Sengoku che si scomodano entrambi per battere Shiki...

    Il contesto della battaglia di Edd War è quello di una battaglia in mare con la sola oro jackson circondata dalla flotta di shiki; per quanto potesse essere forte la ciurma di Roger erano pur sempre su un'imbarcazione pronta ad essere cannoneggiata da qualsiasi parte e affondata, il tutto in mezzo ad una tempesta. Fossero stati sulla terraferma avrebbero spazzato tutti con un dito, erano le circostanze ad essere completamente sfavorevoli.
    Quanto alla parentesi marineford, ad inizio cap 0 vediamo il solo Garp andare a cercare il nemico e ciò fa capire che bastasse e avanzasse lui; il fatto che più tardi vediamo anche sengoku è quindi non tanto per necessità ma per fanservice, difatti non viene mai detto che fosse necessario il due contro uno
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    CITAZIONE (battista15 @ 27/9/2019, 12:54) 
    Anch'io ho moddato il mini SNES e ho poco meno di 100 giochi compresi gli originali

    Se non sono suddivisi in cartelle occhio al numero di save states, il menu può reggere un tot di immagini per volta (motivo per cui mi sono fermato a 60 con circa due save states possibili per ogni gioco); inoltre ogni save state pesa 2 mb e va conteggiato nel totale di memoria da lasciare libera nel sistema. Problema che non si pone nelle altre mini in quanto sono salvataggi da pochi kb e non un mini filmato tramite cui esercitare il rewind come su snes. Su hakchi cmq è disponibile una mod per ridurre le dimensioni dei suddetti saves, io l'ho installata giusto per stare sicuri. Un'altra caratteristica della modifica dello snes mini è che le rom vanno preferibilmente fatte partire con retroarch e il relativo core dello snes, perchè l'emulatore interno alla console (canoe) non è compatibile con tutti i giochi, ci sono delle piccole problematiche sparse. Oppure c'è un modo per usare cmq canoe, ovvero patchare determinate rom oppure agire sul cosidetto preset id tramite il tool sfrom

    Un'altra bella robetta che si può fare è farsi un giro su romhacking.net e trovare una marea di patch che modificano le rom. C'è un mondo da scoprire, si va dalle patch che correggono bug a quelle che vanno proprio a cambiare i giochi inserendo caratteristiche assenti, migliorie grafiche varie e quant'altro. Tutto ciò che serve fare è scaricare una determinata patch, ad es. "mario world with infinite lives", rinominarla col nome esatto della rom cui verrà applicata e usare il programma lunar ips per tale operazione, in genere richiede un secondo
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