CITAZIONE (Pedro9234 @ 5/11/2021, 21:00)
Ma non ti sfotto mica, è che a volte rimango allibito dall'abilità di molti di voi di sottovalutare la professione dello scrittore. E' ovvio che molte cose s'improvvisano nel corso di un'opera, specialmente quando dura vent'anni o più... ma i punti cardini della storia rimangono quelli: inizio, svolgimento e fine. Nelle sceneggiature del cinema (e anche ormai della letteratura... è una forma di struttura universale)si usa l'archetipo dell'eroe "ideato" da Joseph Campbell come modello per il percorso di crescita del protagonista. Non ti sto a scrivere tutti i punti precisi, ma in questo percorso, l'eroe DEVE bruciare delle tappe ben preciso dove, nel mezzo della storia, raggiunge il suo punto più basso. In One Piece questo punto più basso è rappresentato dalla morte di Ace.
Quando uno scrittore inizia una storia e pianifica i punti cardini, ha sempre in mente (di solito) l'inizio, la metà, e la fine. Poi negli spazi vuoti crea una serie di eventi che portano l'inizio alla metà in modo fluido, e la metà alla fine in modo altrettanto fluido. In questi passaggi, l'improvvisazione è ben accetta, purché rispetti le leggi del mondo creato.
Si ma tu tendi a generalizzare troppo. Ogni persona che muove una piccola critica contro Oda (che poi la mia nemmeno lo era) per te è un hater che pretende di sostituirsi a lui e saper fare lo scrittore. Devi un pó saper scindere tra chi fa critiche costruttive e chi no. Anche perché qualche mio commento lo avrai letto nei topic dei capitoli e non sono un hater.
Al contrario tu mi sembri troppo fan e ben poco disposto ad accettare qualsiasi tipo di critica alla storia e secondo me fai male perché i difetti li ha qualsiasi cosa e ogni scrittore può fare errori. Poi se lo fai solo per contraltare alla massa di "criticoni" (che tutto sommato non vedo, i veri criticoni lo hanno mollato il manga) è un altro discorso.
Il mio consiglio però è di essere meno pesante con chi fa delle semplici constatazioni a volte. Anche perché comunque mi sembri un utente intelligente che sa fare ragionamenti interessanti.
Sul discorso che fai sul modo di scrivere: tutto giusto ma non si adatta al metodo di serializzazione che ha One Piece o tanti altri manga. Non scherziamo, figuriamoci se al primo capitolo aveva in mente che Ace moriva, manco lo aveva in testa molto probabilmente. Con i manga non esiste questa cosa che dici tu, loro creano un incipit e vedono come va. Se per un pó di tempo vende allora allungano la storia e ci mettono di tutto. Se sono bravi, come lo è stato Oda per molto tempo, sembrerà che hanno tutto in testa, ma così non è. Se invece va male e non vende, allora chiudono in fretta col finale preventivato. Se OP fosse andato male da quasi subito, avremo semplicemente visto i nostri che dopo essere entrati nella Grand Line arrivano all'isola finale e pace. Altro che Ace e tutto il resto.
Quello che dici tu si sposa bene con i film o con i romanzi e spesso non sempre nemmeno con questi ultimi.
Persino nei manga di Urasawa, che sono di una cura maniacale, è capitato che lui dicesse che alcune cose non le sapeva neanche lui. Figuriamoci in One Piece. La scrittura di un manga settimanale non è uguale a quella di un film o di un romanzo.
Ma siamo OT, quindi direi di chiuderla qua.