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Topic raccoglitore di figure di merda CITAZIONEReed: Ho avuto la brillante idea di lavarmi un maglione di lana a mano. E' diventato di piombo, trecento kg. Poi più lo strizzavo, più acqua usciva. C'avrò riempito tre secchi interi, una roba fantascientifica. Se ci cadi in acqua, con quel coso addosso, sei morto, affondi subito
Indolent: Colpa tua... un re non deve fare certe cose. La prossima volta chiama i servi.
Dakuan: reed vai per gradi, prima impara a farti una lavatrice, devi solo shciacciare due tasti e di solito hanno pure il programma per la roba di lana. una volta padroneggiato questo difficile esercizio, potrai cominciare a lavare le cose a mano, ma fatti un favore inizia con gli stracci della cucina.
Reed: Gli ho tirato un calcio e l'ho proprio spenta
Belvia: L'hai... terminata.CITAZIONEReed dixit
Un altro episodio bizzarro: stavamo cambiando i bagni. A mio padre venne lo sfizio di avere la doccia con le porte di vetro. Le prendiamo e le sistemiamo in salone per poi montarle il giorno dopo. Quella sera non so che cercavo nel salone, non accendo la luce e cado sopra i vetri negli scatoloni
Ma tipo ginocchiata potentissima e violenta che quasi mi spacco le ginocchia. Penso "Ho sfondato i vetri, porca troia". Controllo subito, ma nessun segno di spaccature. Sospiro di sollievo. Il giorno dopo viene l'operaio e mi fa "Reed, aiutami a sollevarle". Io "ma certo, che ci vuole". Pesavano 500 kg, ma appena ne solleviamo uno di proprio 10 cm da terra
Si spacca in 300000 pezzi. Schegge ovunque. Ci si frantumano in mano. Mi si conficcano 4-5 schegge nella mano, però sono ferite lievi. Un'ora per pulire, togliere i vetri. Potevo anche amputarmi una mano, boh. L'operaio e mio padre incazzati come le iene "ma come si sarà potuto rompere". Io così
non dissi che ci ero cascato sopra
Dakuan dixitCITAZIONEio un periodo abitavo sopra una vetreria e di tanto in tanto tornando a casa ubriaco senza chiavi mi arrampicavo al primo piano usando le lastre posate contro il muro del palazzo, una volta mi sono poggiato troppo pesantemente con i piedi e mi si sono spaccate sotto sono rimasto appeso al balcone parkour over 9000
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IJ? Ahahah! Mi piace davvero! Biss, fallo scrivere su tutte le mie valigie!
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Dovevo rifare il bagno e c’era un pezzo della doccia che aveva un graffio vistoso.
Faccio notare la cosa a uno degli operai e il tipo decide di riportalo indietro per farlo cambiare... peccato che non era rovinato il pezzo, ma la plastica che copriva il tutto che era così ben attaccata e liscia che sinceramente non mi ero proprio accorto della sua presenza.
Voi direte “eh, ma anche il tipo poteva rendersene conto prima di riportare il pezzo al negozio” e avreste anche ragione, ma la cosa è partita da me.
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Amerò alla follia questo topic
Non ricordo molte figure di merda, ma provo a spremere le meningi.
Il mese scorso, al lavoro, mi alzo per andare al bagno; mentre cammino per il corridoio spunta da una porta alla mia destra il direttore di reparto e quasi ci scontriamo. Io, che sono vergognosa all'inverosimile, abbasso lo sguardo, ma lo abbasso troppo e gli fisso il pacco. Allora rialzo subito gli occhi e lui è davanti a me, impassibile, che attende una mia mossa. Allora mi sposto a destra per farlo passare, ma anche lui, contemporaneamente, si sposta a destra; allora io vado a sinistra e lui mi imita ancora, al che rimango al centro, immobile e rigida come una tavola di legno. Lui fa la stessa cosa, ma prende subito in mano la situazione passandomi infine sulla sinistra e raggiungendo uffici dalla parte opposta.
Tornando dal bagno mi guardo bene di non incontrare altre persone importanti e di fare l'ennesima figura di merda; raggiungo la mia postazione e mi rimetto a lavorare. Un'ora dopo, circa, passa nuovamente il direttore di reparto e questo mi fissa; io lo guardo prima con la coda dell'occhio, poi volgendogli lo sguardo e questo fa un sorrisetto come per dire: "ti ricordi che cos'è successo prima in corridoio?". Avevo la tachicardia e penso di esser stata rossa in faccia dalla vergogna.Dovevo rifare il bagno e c’era un pezzo della doccia che aveva un graffio vistoso.
Faccio notare la cosa a uno degli operai e il tipo decide di riportalo indietro per farlo cambiare... peccato che non era rovinato il pezzo, ma la plastica che copriva il tutto che era così ben attaccata e liscia che sinceramente non mi ero proprio accorto della sua presenza.
Voi direte “eh, ma anche il tipo poteva rendersene conto prima di riportare il pezzo al negozio” e avreste anche ragione, ma la cosa è partita da me.
Hahahaha ci sta, ci sta
Indolent, sai vero che ti voglio conoscere di persona? Mi stai stra simpatico xD. -
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Una delle cose che mi capitano spesso è perdere il telecomando di casa. Ha la capacità di sparirmi dalle mani. Avrà volontà propria. Un giorno vado a fare delle pizze in una panetteria (le fanno meglio della pizzeria che ho vicino casa). Entro in macchina con le pizze in mano e non trovo il telecomando del portone di casa. Frugo ovunque, mi sale l'ansia. Rientro nella panetteria, frugo per terra. Ansia. I tizi della panetteria mi aiutano a cercarlo, ma nulla. Guardo tra il percorso dell'auto alla panetteria. Nulla. Sotto la macchina non trovo nulla. Inizia a piovigginare.
Apro la macchina e lo trovo sul sedile, bello bello ad aspettarmi.
Divento Hulk. Non ci vedo più dalla rabbia, afferro lo stronzo (il telecomando) e lo sbatto ovunque urlando chiuso in macchina. Mi cala anche la voce poi. Urlo tipo cantante hard metal rock incazzato. Mi calmo, mi giro e vedo una signora vicino al finestrino che mi guarda shockata. Io mi giro
"No, ma....il telecoman....buona giornata" e sgommo viaCITAZIONEIl mese scorso, al lavoro, mi alzo per andare al bagno; mentre cammino per il corridoio spunta da una porta alla mia destra il direttore di reparto e quasi ci scontriamo. Io, che sono vergognosa all'inverosimile, abbasso lo sguardo, ma lo abbasso troppo e gli fisso il pacco. Allora rialzo subito gli occhi e lui è davanti a me, impassibile, che attende una mia mossa. Allora mi sposto a destra per farlo passare, ma anche lui, contemporaneamente, si sposta a destra; allora io vado a sinistra e lui mi imita ancora, al che rimango al centro, immobile e rigida come una tavola di legno. Lui fa la stessa cosa, ma prende subito in mano la situazione passandomi infine sulla sinistra e raggiungendo uffici dalla parte opposta.
Tornando dal bagno mi guardo bene di non incontrare altre persone importanti e di fare l'ennesima figura di merda; raggiungo la mia postazione e mi rimetto a lavorare. Un'ora dopo, circa, passa nuovamente il direttore di reparto e questo mi fissa; io lo guardo prima con la coda dell'occhio, poi volgendogli lo sguardo e questo fa un sorrisetto come per dire: "ti ricordi che cos'è successo prima in corridoio?". Avevo la tachicardia e penso di esser stata rossa in faccia dalla vergogna.
Tipo scena anime dove i tizi si innamorano poi
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Se tu perdi il telecomando, io dimentico SEMPRE dove ho messo gli occhiali da vista.
Siccome la vita di noi quattrocchi è difficile e frustrante, per fare qualsiasi cosa, ossia da scolare la pasta, ad aprire il forno bollente o, semplicemente, per togliersi e mettersi una maglia, dobbiamo toglierci quelle fottute lenti che ci permettono di vedere in 1080p. Per non dimenticarmene appoggio gli occhiali in un luogo vicino a me, faccio quel che devo fare e...puf! magicamente gli occhiali non ci sono più. Io, da brava veneta quale sono, inizio a prendere confidenza con il Creatore e cerco ovunque, pure dentro lo sgabuzzino di casa, ma gli occhiali non appaiono: notare che vedo 9/10 ma mi disoriento comunque senza quell'apparecchiatura in faccia E niente, li ritrovo sempre dopo 5-10 minuti; alla mattina quando devo uscire per andare al lavoro è un circo.
Beh, allora per essere un bell'uomo lo è; c'ha pure molti soldi, quindi non mi dispiacerebbe affatto
Ah, dimenticavo: quando devo partire per un viaggio è scientificamente testato che metto in valigia tutto, anche il Cristo, ma non le ciabatte per stare in camera, con la spiacevole conseguenza che devo usare le pattine orrende che offre l'hotel.. -
.Una delle cose che mi capitano spesso è perdere il telecomando di casa. Ha la capacità di sparirmi dalle mani. Avrà volontà propria. Un giorno vado a fare delle pizze in una panetteria (le fanno meglio della pizzeria che ho vicino casa). Entro in macchina con le pizze in mano e non trovo il telecomando del portone di casa. Frugo ovunque, mi sale l'ansia. Rientro nella panetteria, frugo per terra. Ansia. I tizi della panetteria mi aiutano a cercarlo, ma nulla. Guardo tra il percorso dell'auto alla panetteria. Nulla. Sotto la macchina non trovo nulla. Inizia a piovigginare.
Apro la macchina e lo trovo sul sedile, bello bello ad aspettarmi.
Divento Hulk. Non ci vedo più dalla rabbia, afferro lo stronzo (il telecomando) e lo sbatto ovunque urlando chiuso in macchina. Mi cala anche la voce poi. Urlo tipo cantante hard metal rock incazzato. Mi calmo, mi giro e vedo una signora vicino al finestrino che mi guarda shockata. Io mi giro
"No, ma....il telecoman....buona giornata" e sgommo via
Ho diverse cose da dire su questo racconto epico;
1) inizialmente pensavo ti riferissi al telecomando della TV, che anche io mi perdo sempre. E sta sempre in una posizione scomoda. Tipo quando sono sul divano sta sul tavolo e quando sto sul tavolo, sta sul divano. Invece tu parli proprio di un telecomando per aprire casa. In che senso? Tipo le case dei ricchi nei film americani?
2) hai scritto che sei andato a "fare delle pizze in panetteria", pensavo lo facessi come lavoro, invece da come continua il racconto si capisce che le hai solo comprate. È tipo un intercalare della tua zona? XD
3) la roba dello sclero in macchina fantastica, ti facevo più pacato dopotutto lo hai ritrovato, ci sarebbe stato come sclero se fosse andato perduto. Poi vabbè, magari è la milionesima volta che ti succede e alla fine vai in tilt
Comunque anche io ne ho fatto molte molte. Poi butto giù qualcosa. -
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Una rara interpretazione di Reed in macchina alle prese con la ricerca del telecomando del portone: 
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IJ? Ahahah! Mi piace davvero! Biss, fallo scrivere su tutte le mie valigie!
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Indolent, sai vero che ti voglio conoscere di persona? Mi stai stra simpatico xD
Prima o poi succederà... in questa vita o nel valhalla.. -
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Beh, il 27 maggio a Milano potrebbe essere un'occasione 
Ora vorrei leggere le figuracce di Secrom
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Io, una volta, alle medie, volevo saltare l’ultima ora di scuola con dei miei compagni. Abbiamo quindi deciso di scavalcare il cancello e andarcene da qualche parte. Siccome non sono granché agile, scavalcando, son rimasto incastrato con una scarpa nel cancello. Mi ha tirato giù una persona che passava li davanti a caso. Una bella figura di merda.
In questo momento invece sono al bar. Ubriaco perso. Quindi se ho fatto qualche errore perdonatemi che domani correggerò.. -
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Hai scritto meglio di me da sobrio . -
.Io, una volta, alle medie, volevo saltare l’ultima ora di scuola con dei miei compagni. Abbiamo quindi deciso di scavalcare il cancello e andarcene da qualche parte. Siccome non sono granché agile, scavalcando, son rimasto incastrato con una scarpa nel cancello. Mi ha tirato giù una persona che passava li davanti a caso. Una bella figura di merda.
In questo momento invece sono al bar. Ubriaco perso. Quindi se ho fatto qualche errore perdonatemi che domani correggerò.
Se scrivi così bene quando sei ubriaco, allora la tua vocazione è quella dello scrittore
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Inizio a buttarne giù una memorabile, che nonostante fossi abbastanza piccolo mi porterò a vita.
Avevo 7 anni, stavo in seconda elementare. Eravamo usciti nel cortile a fare merenda, come succedeva spesso (ricordo anche la data, se non erro era il 1 marzo) ma il fato volle che dimenticai la tovaglietta con la bottiglia dell'acqua, il brik del succo di frutta e via dicendo. Dopo la ricreazione c'era l'ora di religione, quindi chiesi alla maestra se potevo andare a recuperare tutto. Lei mi disse di sì, sottolineando però "che mi teneva d'occhio", e infatti fuori dall'aula c'era una finestra in cui potevi vedere il cortile (la struttura della mia scuola elementare era un pó complicata, se sto a spiegarvelo faccio un papiro immenso, lasciamo perdere). Io vado correndo fuori a prendere tutto (era un cortile che dava sul retro della scuola) e noto il brik del succo, ormai vuoto. Avrei potuto riportarlo dentro e buttarlo nel cestino, ma a quel punto mi sale una tentazione immensa. Dovete sapere che io avevo scuole elementari e medie praticamente attaccate, divise solo da una ringhiera che si estendeva per tutto il perimetro, però c'era addirittura un cancello in cui potevi passare da una parte all'altra. A quel punto, ci penso solo un breve secondo e poi prendo la rincorsa e lancio il brik oltre la ringhiera, nel campo della scuola media. (Che per vostra informazione, era comunque pieno di rifiuti e erbacce, non ho di certo deturpato un parco pubblico. Era un posto un pó lasciato a sé stesso). Con la consapevolezza di non aver fatto nulla di male, ritorno dentro tutto tranquillo e beato. Finché, davanti alla mia classe, la suddetta maestra di religione non mi investe di urla e improperi, con me letteralmente scioccato che non riuscivo a capire cosa avessi fatto di male. Fosse successo ora, sarebbero venuti i genitori a fare il culo alla maestra, ma quando andavo alle elementari io, ancora gli insegnanti potevano incazzarsi e sgridare gli alunni.
Sta di fatto che mi ordinó di darle il diario per mettermi la nota, nota che poi mi mandó a far firmare anche dal maestro della classe a fianco. Senza senso ma ok, mancava solo il bidello. Solo quando mi scrisse la nota (nota di cui ricordo ancora il contenuto) realizzai il motivo la cosa che mi fa infatti più ridere di sto episodio è che ne ero tornato tutto sciallo convinto di non aver fatto nulla di male. E ovviamente avevo del tutto dimenticato che la maestra mi teneva d'occhio e che poteva guardare da quella finestra.
Da qui una conclusione: sta maestra di religione non c'era letteralmente MAI, era sempre a farsi i cazzi suoi o a fare la vice preside, avevamo sempre supplenti o ore buche con bidelle che ci controllavano. Proprio quel giorno doveva esserci? E che cazzo
A presto con nuovi episodi. -
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Hahahaha un mini Secrom butta-pattume nel recinto altrui
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.CITAZIONE2) hai scritto che sei andato a "fare delle pizze in panetteria", pensavo lo facessi come lavoro, invece da come continua il racconto si capisce che le hai solo comprate. È tipo un intercalare della tua zona? XD
No, credo sia più una cosa mia.
Figure di merda |
