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In questi giorni abbiamo assistito alle proteste dei ristoratori di “Io Apro".
Tralasciando la retorica del:“ogni forma di violenza è da condannare" e lasciando i discorsi populisti sulla gente che muore di fame al politico in campagna elettorale di turno; quello che queste proteste hanno creato in me è stata la nascita di un fervore politico che non credevo di poter avere, vivendo per la prima volta, essendo io del 2000, in un periodo di vero e forte dissenso generalizzato che prima avrei solo potuto immaginare.
Ora quello che vorrei fare qui, e che non sono riuscito a fare altrove, è una discussione sulla situazione del tessuto sociale italiano che non sfori nel “fascista di qua, comunista di lá" o "quando al governo c'era X quando al governo c'era Y".
Credo, magari anche meschinamente, che l'anonimato dietro cui possiamo nascondersi potrà fare uscire spunti interessanti.. -
.in un periodo di vero e forte dissenso generalizzato che prima avrei solo potuto immaginare.
Siamo nel periodo più conformista degli ultimi 60 anni.. -
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Dal punto di vista dell'opinione generale probabilmente hai ragione, ma non ricordo di lavoratori che ogni giorno scendono in piazza da quando ci fú lo sciopero dei benzinai bello grosso di cui tra l'altro ricordo e non ricordo perché ero veramente piccolo. -
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beh, generalmente quando i lavoratori scendono in piazza a manifestare perdono un giorno di lavoro, perciò non possono farlo tutti i giorni.
ora protestano perchè non possono lavorare.. -
.Ora quello che vorrei fare qui, e che non sono riuscito a fare altrove, è una discussione sulla situazione del tessuto sociale italiano che non sfori nel “fascista di qua, comunista di lá" o "quando al governo c'era X quando al governo c'era Y.
Ignoranza dilagante , e non del tipo che mancano i contenuti o le nozioni. Ma un ignoranza più profonda ,intellettuale. Non c’è riflessione . Io dico ,quella riflessione che ti fa assorbire le nozioni studiate o imparare dall’esperienza tramutandola in conoscenza propria, in percezione della realtà di sé stesso e del mondo che ci circonda. C’è un omologazione sociale di pensiero.
Questo comporta un appiattimento della società e una drammatica dipendenza dell’individuo dalla classe politica locale per ottenere un lavoro.
Il lavoro poi ce ne sono pochi che riflettono le aspirazioni e la propulsione allo sviluppo e alla crescita dell’individuo e della società , si lavora per prendere lo stipendio e non per dare un contributo alla società ,che sia di tecnica ,di idee o di progetti , e non è che i politici con le scuole stiano operando per rimediare.
Quindi ,per me la società a partire dai politici deve cambiare per attuare una rivoluzione culturale ,che porti ogni individuo a collaborare ,sì , ma senza perdere l’identità.
C’è bisogno di uomini non di figure retoriche che parlano.
In pratica sto dicendo che il pianeta ha bisogno che l’uomo cambi il modo di concepire l’economia e la scienza . Cioè ci vogliono nuovi modelli e per farlo ci vogliono menti pensati. Ma purtroppo nel mio percorso di vita e scolastico ho incontrato solo contenitori di nozioni e pochi pensatori. Questo è frutto del modello di società in cui viviamo e del modello scolastico.
Per quanto riguarda le proteste ben vengano , ma non come quelle americane tipo Black Lives Matter solo perché c’era Trump al potere. Ora che c’è Biden non si parla o almeno non si mostrano, se ci sono ,le proteste degli afroamericani per le vittime di abusi di potere che continuano ad esserci.
Purtroppo questa è un epoca conformista in tutto , io sto solo dicendo che parte dal pensiero ed è così perché questo si vuole là dove si decide.
Tutto questo per dire che si protesta quando si ha fame di cibo e non di idee. Sì protesta perché è di tendenza e non per far cambiare qualcosa che non va nella società. E per me ,ogni protesta viene pilotata da chi ha interessi e soldi per poter pagare alcuni movimenti.
Poi infine c’è chi protesta per disperazione , ma sono pochi e non vengono ascoltati.
Ps. Non mi nascondo dietro l’anonimato , mi presentai a suo tempo nella sezione apposita , mi chiamo Gennaro Silvestri, postai pure delle foto🤣🤣, uso questo nickname perché all’epoca mi piaceva e non per esprimere idee senza metterci la faccia.. -
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perchè tutti siamo un po' scimmia!!!
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Beh, assumendo che buona fetta del tessuto economico italiano è formato da operatori della ristorazione e del turismo, I settori fisiologicamente più colpiti da virus e relative misure restrittive, si capisce la capillare situazione di tensione diffusa Ora quello che vorrei fare qui, e che non sono riuscito a fare altrove, è una discussione sulla situazione del tessuto sociale italiano che non sfori nel “fascista di qua, comunista di lá" o "quando al governo c'era X quando al governo c'era Y.
Ignoranza dilagante , e non del tipo che mancano i contenuti o le nozioni. Ma un ignoranza più profonda ,intellettuale. Non c’è riflessione . Io dico ,quella riflessione che ti fa assorbire le nozioni studiate o imparare dall’esperienza tramutandola in conoscenza propria, in percezione della realtà di sé stesso e del mondo che ci circonda. C’è un omologazione sociale di pensiero.
Questo comporta un appiattimento della società e una drammatica dipendenza dell’individuo dalla classe politica locale per ottenere un lavoro.
Il lavoro poi ce ne sono pochi che riflettono le aspirazioni e la propulsione allo sviluppo e alla crescita dell’individuo e della società , si lavora per prendere lo stipendio e non per dare un contributo alla società ,che sia di tecnica ,di idee o di progetti , e non è che i politici con le scuole stiano operando per rimediare.
Quindi ,per me la società a partire dai politici deve cambiare per attuare una rivoluzione culturale ,che porti ogni individuo a collaborare ,sì , ma senza perdere l’identità.
C’è bisogno di uomini non di figure retoriche che parlano.
In pratica sto dicendo che il pianeta ha bisogno che l’uomo cambi il modo di concepire l’economia e la scienza . Cioè ci vogliono nuovi modelli e per farlo ci vogliono menti pensati. Ma purtroppo nel mio percorso di vita e scolastico ho incontrato solo contenitori di nozioni e pochi pensatori. Questo è frutto del modello di società in cui viviamo e del modello scolastico.
Per quanto riguarda le proteste ben vengano , ma non come quelle americane tipo Black Lives Matter solo perché c’era Trump al potere. Ora che c’è Biden non si parla o almeno non si mostrano, se ci sono ,le proteste degli afroamericani per le vittime di abusi di potere che continuano ad esserci.
Purtroppo questa è un epoca conformista in tutto , io sto solo dicendo che parte dal pensiero ed è così perché questo si vuole là dove si decide.
Tutto questo per dire che si protesta quando si ha fame di cibo e non di idee. Sì protesta perché è di tendenza e non per far cambiare qualcosa che non va nella società. E per me ,ogni protesta viene pilotata da chi ha interessi e soldi per poter pagare alcuni movimenti.
Poi infine c’è chi protesta per disperazione , ma sono pochi e non vengono ascoltati.
Ps. Non mi nascondo dietro l’anonimato , mi presentai a suo tempo nella sezione apposita , mi chiamo Gennaro Silvestri, postai pure delle foto🤣🤣, uso questo nickname perché all’epoca mi piaceva e non per esprimere idee senza metterci la faccia.
Che poi è riassumibile nella scarsa percentuale di laureati STEM nel nostro paese e nella disparità di genere nell'occupazione. -
.In questi giorni abbiamo assistito alle proteste dei ristoratori di “Io Apro".
Tralasciando la retorica del:“ogni forma di violenza è da condannare" e lasciando i discorsi populisti sulla gente che muore di fame al politico in campagna elettorale di turno; quello che queste proteste hanno creato in me è stata la nascita di un fervore politico che non credevo di poter avere, vivendo per la prima volta, essendo io del 2000, in un periodo di vero e forte dissenso generalizzato che prima avrei solo potuto immaginare.
Ora quello che vorrei fare qui, e che non sono riuscito a fare altrove, è una discussione sulla situazione del tessuto sociale italiano che non sfori nel “fascista di qua, comunista di lá" o "quando al governo c'era X quando al governo c'era Y".
Credo, magari anche meschinamente, che l'anonimato dietro cui possiamo nascondersi potrà fare uscire spunti interessanti.
Magari mi sbaglio ma mi dai l'impressione di essere un troll.
Nel caso non lo fossi, hanno già risposto BARBOCCHIA e dakuan.
Aggiungo una cosa: certamente fra chi protesta c'è chi è alla canna del gas, per via di ristori non percepiti o altro.
C'è chi ha continuato a fare affari riorganizzandosi con l'asporto, chi se n'è fottuto e sta continuando a fare quello che gli pare, servendo cibo e bevande a cazzo mascherando il tutto con l'asporto...lecito, non lecito, boh...
Per 1 furbo magari vanno in merda altri 5 perché le chiusure perdurano anche per colpa di quel 1.
La cosa che fa ridere e mette tristezza al contempo è il coglione (pregiudicato) che protesta conciato come quello squinternato "sciamano" di Washington.. -
.Ora quello che vorrei fare qui, e che non sono riuscito a fare altrove, è una discussione sulla situazione del tessuto sociale italiano che non sfori nel “fascista di qua, comunista di lá" o "quando al governo c'era X quando al governo c'era Y.
Ignoranza dilagante , e non del tipo che mancano i contenuti o le nozioni. Ma un ignoranza più profonda ,intellettuale. Non c’è riflessione . Io dico ,quella riflessione che ti fa assorbire le nozioni studiate o imparare dall’esperienza tramutandola in conoscenza propria, in percezione della realtà di sé stesso e del mondo che ci circonda. C’è un omologazione sociale di pensiero.
Questo comporta un appiattimento della società e una drammatica dipendenza dell’individuo dalla classe politica locale per ottenere un lavoro.
Il lavoro poi ce ne sono pochi che riflettono le aspirazioni e la propulsione allo sviluppo e alla crescita dell’individuo e della società , si lavora per prendere lo stipendio e non per dare un contributo alla società ,che sia di tecnica ,di idee o di progetti , e non è che i politici con le scuole stiano operando per rimediare.
Quindi ,per me la società a partire dai politici deve cambiare per attuare una rivoluzione culturale ,che porti ogni individuo a collaborare ,sì , ma senza perdere l’identità.
C’è bisogno di uomini non di figure retoriche che parlano.
In pratica sto dicendo che il pianeta ha bisogno che l’uomo cambi il modo di concepire l’economia e la scienza . Cioè ci vogliono nuovi modelli e per farlo ci vogliono menti pensati. Ma purtroppo nel mio percorso di vita e scolastico ho incontrato solo contenitori di nozioni e pochi pensatori. Questo è frutto del modello di società in cui viviamo e del modello scolastico.
Per quanto riguarda le proteste ben vengano , ma non come quelle americane tipo Black Lives Matter solo perché c’era Trump al potere. Ora che c’è Biden non si parla o almeno non si mostrano, se ci sono ,le proteste degli afroamericani per le vittime di abusi di potere che continuano ad esserci.
Purtroppo questa è un epoca conformista in tutto , io sto solo dicendo che parte dal pensiero ed è così perché questo si vuole là dove si decide.
Tutto questo per dire che si protesta quando si ha fame di cibo e non di idee. Sì protesta perché è di tendenza e non per far cambiare qualcosa che non va nella società. E per me ,ogni protesta viene pilotata da chi ha interessi e soldi per poter pagare alcuni movimenti.
Poi infine c’è chi protesta per disperazione , ma sono pochi e non vengono ascoltati.
Ps. Non mi nascondo dietro l’anonimato , mi presentai a suo tempo nella sezione apposita , mi chiamo Gennaro Silvestri, postai pure delle foto🤣🤣, uso questo nickname perché all’epoca mi piaceva e non per esprimere idee senza metterci la faccia.
Mi trovo d'accordissimo su la totale mancanza di identità che ormai dilaga. Per il fatto dell'anonimato mi riferivo al fatto che ormai sembra quasi che in molti evitino di esporre idee impopolari per non dare adito a polemiche o, come nel caso delle riaperture, essere bollato come negazionista.
Io per primo che quando sono con amici ed escono discussioni del genere diciamo che il più delle volte schivo apposta le domande perché riconosco che appunto le mie possono essere opinioni impopolari.In questi giorni abbiamo assistito alle proteste dei ristoratori di “Io Apro".
Tralasciando la retorica del:“ogni forma di violenza è da condannare" e lasciando i discorsi populisti sulla gente che muore di fame al politico in campagna elettorale di turno; quello che queste proteste hanno creato in me è stata la nascita di un fervore politico che non credevo di poter avere, vivendo per la prima volta, essendo io del 2000, in un periodo di vero e forte dissenso generalizzato che prima avrei solo potuto immaginare.
Ora quello che vorrei fare qui, e che non sono riuscito a fare altrove, è una discussione sulla situazione del tessuto sociale italiano che non sfori nel “fascista di qua, comunista di lá" o "quando al governo c'era X quando al governo c'era Y".
Credo, magari anche meschinamente, che l'anonimato dietro cui possiamo nascondersi potrà fare uscire spunti interessanti.
Magari mi sbaglio ma mi dai l'impressione di essere un troll.
Nel caso non lo fossi, hanno già risposto BARBOCCHIA e dakuan.
Aggiungo una cosa: certamente fra chi protesta c'è chi è alla canna del gas, per via di ristori non percepiti o altro.
C'è chi ha continuato a fare affari riorganizzandosi con l'asporto, chi se n'è fottuto e sta continuando a fare quello che gli pare, servendo cibo e bevande a cazzo mascherando il tutto con l'asporto...lecito, non lecito, boh...
Per 1 furbo magari vanno in merda altri 5 perché le chiusure perdurano anche per colpa di quel 1.
La cosa che fa ridere e mette tristezza al contempo è il coglione (pregiudicato) che protesta conciato come quello squinternato "sciamano" di Washington.
Troll no, però magari effettivamente sono partito da un argomento e ho fatto un discorso troppo generalizzato.
Per le proteste come dici tu indubbiamente sono strumentalizzate e si può come non si può essere sensibili al tema o d'accordo; ma secondo me ben venga che ci sia chi dice la sua versione per quanto sgangherata e poco credibile sia.. -
.La cosa che fa ridere e mette tristezza al contempo è il coglione (pregiudicato) che protesta conciato come quello squinternato "sciamano" di Washington.
Secondo me, ed è solo un mio sentore, posso sbagliarmi ,ma quella protesta la vedo come una manovra politica per far fuori Trump.
L’america usciva dalle elezioni spaccata. Trump era sostenuto da quasi la metà che era andata a votare. Per distruggere la sua immagine ed impedire una sua ricandidatura hanno creato quella protesta . Per me sono stati gli armatori americani e i pezzi grossi del
Pentagono a volere far fuori Trump. Il motivo era che stava ritirando gli eserciti , quindi non voleva guerre.
Non ho elementi per dire ciò, quindi prendete la mia affermazione come una illazione.. -
.CITAZIONEsono stati gli armatori americani e i pezzi grossi del Pentagono a volere far fuori Trump
il bello è che fa ridere pure se non sai cosa sia un armatore, se lo sai è un capolavoro.
è una di quelle teorie che potrebbero essere la trama di un film della asylum tipo "squali preistorici posseduti dal demonio" o "vampiri nazisti al centro della terra.". -
.trama di un film della asylum tipo "squali preistorici posseduti dal demonio" o "vampiri nazisti al centro della terra."
Capolavori questi due .. -
.In questi giorni abbiamo assistito alle proteste dei ristoratori di “Io Apro".
Tralasciando la retorica del:“ogni forma di violenza è da condannare" e lasciando i discorsi populisti sulla gente che muore di fame al politico in campagna elettorale di turno; quello che queste proteste hanno creato in me è stata la nascita di un fervore politico che non credevo di poter avere, vivendo per la prima volta, essendo io del 2000, in un periodo di vero e forte dissenso generalizzato che prima avrei solo potuto immaginare.
Ora quello che vorrei fare qui, e che non sono riuscito a fare altrove, è una discussione sulla situazione del tessuto sociale italiano che non sfori nel “fascista di qua, comunista di lá" o "quando al governo c'era X quando al governo c'era Y".
Credo, magari anche meschinamente, che l'anonimato dietro cui possiamo nascondersi potrà fare uscire spunti interessanti.
Magari mi sbaglio ma mi dai l'impressione di essere un troll.
Nel caso non lo fossi, hanno già risposto BARBOCCHIA e dakuan.
Aggiungo una cosa: certamente fra chi protesta c'è chi è alla canna del gas, per via di ristori non percepiti o altro.
C'è chi ha continuato a fare affari riorganizzandosi con l'asporto, chi se n'è fottuto e sta continuando a fare quello che gli pare, servendo cibo e bevande a cazzo mascherando il tutto con l'asporto...lecito, non lecito, boh...
Per 1 furbo magari vanno in merda altri 5 perché le chiusure perdurano anche per colpa di quel 1.
La cosa che fa ridere e mette tristezza al contempo è il coglione (pregiudicato) che protesta conciato come quello squinternato "sciamano" di Washington.
Amen. Io non sono voluto intervenire appositamente perché sono discorsi sempre un pò complessi, ma tu hai esposto alla grande il mio pensiero.
Edited by secrom98 - 16/4/2021, 01:04. -
.CITAZIONEsono stati gli armatori americani e i pezzi grossi del Pentagono a volere far fuori Trump
il bello è che fa ridere pure se non sai cosa sia un armatore, se lo sai è un capolavoro.
è una di quelle teorie che potrebbero essere la trama di un film della asylum tipo "squali preistorici posseduti dal demonio" o "vampiri nazisti al centro della terra."
Armatore penso che sia colui che fabbrica navi , io l’ho usato per dire navi da guerra.
Comunque mi stai facendo morire dal ridere.
Tornando a quella protesta trovo strano che degli esaltati entrino nella casa bianca senza un impedimento.
Comunque era stata annunciata da Trump una marcia sul Campidoglio , ma la sicurezza non era sufficiente. Io non so chi gestisce la sicurezza del parlamento. Ma non sembra la trama di un film pagare un gruppo di esaltati reduci di guerra per far casino. Di certo non era quello che Trump voleva altrimenti sarebbe stato un folle masochista .😂. -
.Troll no, però magari effettivamente sono partito da un argomento e ho fatto un discorso troppo generalizzato.
Per le proteste come dici tu indubbiamente sono strumentalizzate e si può come non si può essere sensibili al tema o d'accordo; ma secondo me ben venga che ci sia chi dice la sua versione per quanto sgangherata e poco credibile sia.
Dal discorso che hai fatto nel primo post non avevo capito, ma leggendo quello che hai scritto dopo mi è diventato chiaro: ma quindi tu sei un negazionista? Pensi che il covid non esiste? Se è così ti consiglio seriamente di rivedere le tue posizioni, dato che è una cosa seria. Sei pure del 2000, questa corrente di solito non coinvolge i giovani, al massimo dai trentenni in su. Non ascoltare i boomer al bar o i complottisti della domenica.Per me sono stati gli armatori americani e i pezzi grossi del
Pentagono a volere far fuori Trump. Il motivo era che stava ritirando gli eserciti , quindi non voleva guerre.
Non ho elementi per dire ciò, quindi prendete la mia affermazione come una illazione.
No Ing ma stai scherzando?CITAZIONEsono stati gli armatori americani e i pezzi grossi del Pentagono a volere far fuori Trump
il bello è che fa ridere pure se non sai cosa sia un armatore, se lo sai è un capolavoro.
è una di quelle teorie che potrebbero essere la trama di un film della asylum tipo "squali preistorici posseduti dal demonio" o "vampiri nazisti al centro della terra."
O i rettiliani.. -
.CITAZIONEArmatore penso che sia colui che fabbrica navi
non lo è, ma immaginiamo di sì e mettiamolo insieme al resto della teoria: "i costruttori di navi hanno cospirato con il pentagono e la sicurezza della Casa Bianca per scatenare alcune centinaia di mercenari, che da anni fingevano di essere degli esaltati sostenitori di Trump e avidi consumatori di notizie made in QAnon (evidentemente in preparazione proprio di questo evento o di un altro eventuale false flag, perché se no?) in un raid vandalico con lo scopo di mettere in cattiva luce trump dopo che questo aveva già perso le elezioni."
ci mancano solo gli uomini-granchio, gli armatori gli troveranno un posto sulle navi, no?.