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Domenica vedo di mettere giù qualcosa. Sicuramente riprendo qualcosa dal messaggio di mio frate qua sopra, così mi lego a un discorso già impostato
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Io ero serio -
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Io dico che l'entità statale più propriamente successore di Roma è il Vaticano.
L'italia è una brutta invenzione ottocentesca. -
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Benvenuto! -
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Certo che se nello stesso anno l'Inter vince la Champions, il Napoli lo scudetto e la Roma l'Europa League, gli ospedali si riempiono di juventini infartati 
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.Diciamo che Roma, dalla sua parte, ha un'immenso bagaglio storico-artistico-culturale che fa invidia al mondo e penso che sotto questo punto di vista sia praticamente impossibile batterla. Poi sì, come ogni grande città ha molti problemi fra cui il traffico e l'inquinamento.
Poi sono d'accordo con te nel sostenere che quando si nasce in un luogo generalmente parlando lo si ama, o comunque ci si è affezionati; i servizi e i concerti che offre Milano sono impareggiabili.
Mhm non è esattamente quello che intendevo. Milano è proprio una bella città dal punto di vista storico artistico, e i lati negativi vengono dall'essere una grande città, cosa che in realtà è comune a un sacco di altre città sì meravigliose artisticamente, ma altresì caotiche e inquinate.
A Milano ci sono una marea di cose da vedere e una sequela di musei e opere d'arte che pochissime altre città possiedono, e sicuramente la varietà artistica di Milano è ancora più rara. Firenze per esempio è bellissima, ma è essenzialmente rinascimentale. Con questo non dico che Milano sia meglio di Firenze, ma a mio parere tolte Roma Firenze Venezia e al più Napoli tutto il resto è troppo ridotto e/o settoriale per competere con la varietà e l'eccellenza artistica che trovi a Milano. Senza considerare mostre e teatri. -
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Benvenuto! -
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Benvenuto! -
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Milano è una città bellissima, e da turisti non la si coglie, bisogna viverci. Poi certamente è grigia, inquinata e rumorosa, ma non è che Roma lo sia tanto meno. -
.Basti pure pensare ad alcune SBS che spesso sono fatte da gente che il manga probabilmente lo conosce pure emglio di Oda, me ne ricordo una che diceva "Maestro, ho contato tutte le volte in cui Zoro e Sanji si chiamano per nome"
Questo sì, ma è un fenomeno completamente diverso, che gli studiosi attribuiscono all'archivismo tipicamente post-moderno nel consumo delle opere di intrattenimento.
Chi conta quante volte Zoro e Sanji si chiamano per nome probabilmente non sa nemmeno farti un macro-riassunto della trama di One Piece, perché pone l'attenzione sui particolari sostanzialmente insignificanti dell'opera, invece che sulla "grande" narrazione.
Questo se vogliamo pensare che il tizio effettivamente conti quante volte si parlano tra di loro i personaggi, perché se l'ha fatto solo per comparire nelle SBS (come il 90% dei casi) potrebbe anche non aver letto neppure tutto il manga.
Poi ripeto che non intendo far passare l'idea che tutti i giapponesi leggano i manga col culo, e neppure che ogni manga sia fatto per essere letto così. Ma sicuramente la tendenza a leggere i manga con superficialità e disinteresse è una prassi in Giappone, mentre da noi lo è molto meno. O comunque se confrontiamo il grado medio di attenzione con cui noi utenti di OPG leggiamo One Piece, con il grado medio di attenzione del lettore giapponese, è assurdo pensare che ci siamo vicini. Insomma i giapponesi non hanno gusti così diversi da noi né adorano le trame scritte coi piedi, ma ciò di cui noi discutiamo in questa sede sicuramente è irrilevante per il lettore medio.
Per esempio:CITAZIONEstravolgere la storia dopo 25 anni per una cosa che ha deciso all'ultimo perché non sa come far sconfiggere un imperatore che lui stesso ha creato senza pensare alle future conseguenze è da idioti
Di questo se ne sarà accorto un lettore su 100 a essere benevolo. Probabilmente 99 lettori su 100 neanche leggevano One Piece 25 anni fa, quindi figuriamoci se possono farci caso.
Questo ovviamente non significa che non mi trovi d'accordo sul grado di idiozia di simili soluzioni narrative, ma realisticamente sono comprensibili.
E tutto questo, peraltro, non invalida la mia ormai quasi decennale crociata personale a sostegno del fatto che One Piece stia drasticamente calando di popolarità, anche a causa di queste scelte di narrazione. Qualcuno dirà che sono incoerente, perché se il lettore è disattento, e non presta attenzione all'opera, allora non dovrebbe smettere di leggerla a causa di un calo di qualità a cui sicuramente non bada, ma al tempo stesso io sono fortemente convinto che l'arte sia sempre in parte percepita e in parte ragionata, quindi la gente può anche non accorgersi che la trama è scritta col deretano, ma sicuramente percepisce inconsciamente che non c'è più la freschezza di un tempo.
Invero ritengo anche che alcune delle ultime porcate di One Piece non abbiamo proprio lasciato così indifferenti tutti i lettori, ma anzi la trave nell'occhio finalmente l'abbiano vista. Ma questo è un discorso più specifico: non toglie nulla a quello più generale degli ultimi messaggi. -
.Si ma non è che leggi ti leggi un capitolo di One Piece come fosse topolino, sto manga ha una trama orizzontale che va avanti da 25 anni , non mi sembra un paragone azzeccato, a menoché la modella di instagram la seguissi dall'asilo e dovessi vedere le puppe che ha postato prima per capire quelle dopo.
Che il target del Jump siano i quattordicenni va bene, ma se un manga è iniziato da due decadi converrai con me che l'età media di chi ha iniziato il manga anche solo nei primi 10 anni di serializzazione, ora c'ha un età media praticamente doppia. Io non ci crederò mai che la maggiorparte delle vendite di OP sono fatte da 14 enni, saranno si e no un 20-30% del totale, e penso che pure Oda lo sappia.
Poi non conosco i giapponesi e di come leggono i manga, ma i lettori superficiali e i fissati ci sono ovunque, con la differenza che li One Piece sembra un fenomeno molto più presente nella cultura pop, di conseguenza penso che entrambi saranno in un numero superiore.
Non lo dico io che i giapponesi leggono i manga come noi leggiamo Topolino: è un fenomeno di costume che funziona così. L'idea stessa che pubblichino ogni settimana 1 capitolo di 20 serie diverse contemporaneamente è proprio perché ti compri la rivista e la leggi nei tempi morti. In Europa infatti non pubblicano Jump, ma gli albi interi, quindi naturalmente la lettura è ed è sempre stata diversa. Poi sicuramente anche in Giappone ci sono quelli che leggono con attenzione, ma sono eccezioni.
Ho anche chiesto a un amico giapponese in Giappone e questo è il sentore comune.
Peraltro il fatto che la trama ormai non se la filino più è confermato dall'ultimo trend di Oda di ricapitolare gli eventi passati dando per scontato che i lettori non li conoscano neppure (esempio Ohara), quindi a maggior ragione anche l'autore sa che la trama ventennale è diventata secondaria.
Il fatto non è se i lettori giapponesi di One Piece siano in numero maggiore superficiali o attenti, ma che i manga a cadenza settimanale (e gli shonen soprattutto) non sono un formato pensato per essere letto con attenzione, e in generale nessuno lo fa. Da noi il fumetto è diverso, e forse ci sembra impossibile che uno possa leggere One Piece mentre timbra il biglietto del treno, o leggerlo insieme ad altri 15 capitoli di altrettante serie in corso, ma è così. Ma sono fenomeni di costume, pure i romanzi a puntate europei erano pensati per essere letti con scarsa attenzione, e per dire quelli di Dumas contengono pure una miriade di errori cronologici e incoerenze, proprio perché nessuno se ne sarebbe mai accorto, e nessuno sarebbe mai andato a controllare nelle puntate precedenti. Questo non toglie che i libri di Dumas siano capolavori (One Piece un bel po' meno), ma sicuramente sono libri pensati in origine per essere letti con scarsa attenzione. I manga sono così, e tendenzialmente in Giappone non vengono letti attentamente, e neppure analizzati.
Questo è il sunto del discorso: dire che i giappi hanno gusti diversi è lecito e pure giusto, ma dire che a loro piacciono le cazzate per questione di costume è sbagliato. Semplicemente non ci fanno caso e non lo trovano importante. Il Giappone è lo stesso paese dove hanno inventato il romanzo leggero perché altrimenti leggere la difficile lingua giapponese mentre sei in treno è troppo complicato, quindi meglio avere libri appositamente scritti con un linguaggio elementare e sintassi scarsamente curata, così si fa meno fatica. Anche in questo caso direi che non c'è molto da discutere se i lettori siano attenti e critici (in senso artistico) nei confronti delle opere che leggono. -
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Spero vivamente che per una volta la Marina ottenga una "vittoria" completa, cioè che riescano a fuggire tutti. -
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Comunque sulla questione di come i giapponesi leggono One Piece, basta considerare che il target di Jump sono i quattordicenni, e i lettori più grandi che hanno continuato a seguire l'opera la leggono molto probabilmente nei buchi di tempo mentre vanno in università o al lavoro in treno. Non penso che ci sia il minimo confronto con le modalità con cui noi (inteso gli utenti di questo forum) leggiamo e rileggiamo One Piece, analizzandolo e teorizzandoci sopra. Per i giapponesi leggere un manga come One Piece è un po' come per noi guardare Instagram mentre siamo in metro: può comparire una foto di Doisneau come quella della nodella figa di turno, e per noi non fa differenza. Anzi, quella della modella figa ci piace di più. Ma sicuramente non ne capiamo un cazzo di fotografia, né ci importa di capirne. -
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Posts written by Rai |
sono stra curiosa.