-
.
Primi anni 2000, chat di msn, questa chat era una specie di antenato di whatsapp dove si chattava con amici anche in gruppi.
Si aveva una tabella con la lista dei tuoi amici e che cliccandoci sopra apriva la chat per parlare con chi volevi.
Il nome che compariva nella chat ad un certo momento poteva essere colorato o con degli effetti ma nella tabella lo si vedeva con un codice che indicava che la scritta una volta aperta saprebbe stata colorata. Di tutti i miei amici solo uno aveva scelto di colorarsi il nome quindi ormai io lo individuavo dal codice.
Un giorno apro la sua chat e vedo che come immagine profilo ci sono 3 ragazze carine. Immediatamente gli scrivo "chi sono queste 3 troie?" Nessuna risposta, strano penso al ché mi viene un dubbio controllo la tabella e mi accorgo che anche una ragazza che conoscevo aveva deciso di mettere il nome colorato e quella era la sua chat e quelle "3 troie" erano lei sua sorella e la sua migliore amica. Inutile dire che non mi ha più rivolto la parola. -
.
delicatissimo . -
.È praticamente la storia di Aiko con i ruoli invertiti, mi riesce difficile crederciSPOILER (clicca per visualizzare)
@aiko ci vediamo in pausa pranzo. -
.
questa è per veterani.. -
.Primi anni 2000, chat di msn, questa chat era una specie di antenato di whatsapp dove si chattava con amici anche in gruppi.
Si aveva una tabella con la lista dei tuoi amici e che cliccandoci sopra apriva la chat per parlare con chi volevi.
Il nome che compariva nella chat ad un certo momento poteva essere colorato o con degli effetti ma nella tabella lo si vedeva con un codice che indicava che la scritta una volta aperta saprebbe stata colorata. Di tutti i miei amici solo uno aveva scelto di colorarsi il nome quindi ormai io lo individuavo dal codice.
Un giorno apro la sua chat e vedo che come immagine profilo ci sono 3 ragazze carine. Immediatamente gli scrivo "chi sono queste 3 troie?" Nessuna risposta, strano penso al ché mi viene un dubbio controllo la tabella e mi accorgo che anche una ragazza che conoscevo aveva deciso di mettere il nome colorato e quella era la sua chat e quelle "3 troie" erano lei sua sorella e la sua migliore amica. Inutile dire che non mi ha più rivolto la parola
Ho vissuto anch'io l'era MSN
Comunque stra LOL, cioè così senza peli sulla lingua. -
.Quella che direi fu più mitica per me credo proprio sia questa, che per me rasenta un episodio di Ai Confini della Realtà:
Ambientazione: Copenhagen, 2001
Background: scambio culturale organizzato dalle superiori in atto tra Svezia e Italia, dopo che una classe di svedesi è venuta a stare da noi una settimana, tutta la nostra è andata da loro. Essendo a Malmö, era praticamente obbligatorio prendere il treno e farsi un giro in Danimarca, guardandosi la capitale.
Narrazione: Eravamo noialtri cinque maschi in una classe composta per il resto da femmine, ovviamente da soli e ovviamente senza accompagnatore svedese in quel di Copenhagen. Dopo esserci fatti il giro canonico della città e anche al Tivoli, il parco di divertimenti permanente, stavamo approcciandoci a tornare in Svezia, camminando per una delle vie più grandi della città.
Improvvisamente, sentiamo sgommare forte dietro di noi e girandoci seguiamo questo furgoncino che gira l'angolo, accelera fortissimo ed è costretto subito ad inchiodare per le macchine ferme poco più avanti al semaforo. Non si ferma, sterza cercando di passare, ma le manovre veloci che svolge fanno aprire i due portelloni dietro, così che cadono in mezzo alla strada varie borse di plastica, valigie e zaini, pieni.
Scatta il semaforo, il furgoncino scatta avanti senza che scenda nessuno a raccogliere il carico caduto, supera male le auto e svolta ancora l'angolo, svanendo alla vista, i portelloni svolazzanti.
Ovviamente non solo noi, ma tutti i pedoni restano costernati e vediamo che un paio di auto che erano dietro al furgoncino si fermano. Scendono gli occupanti e nella maniera estremamente ordinata e gentile degli europei del nord raccolgono borse, valige e zaini e li mettono in un mucchio a lato della strada, così che la circolazione possa continuare.
Noi pischelli liceali ci guardiamo tra noi: la tentazione è troppo ghiotta, dobbiamo prendere una di quelle cose e guarda cosa c'è dentro.
Sirene non si sentono ancora, quindi mi faccio avanti ovviamente io, scemo ed eccitato all'idea del rischio, e prendo con fare idiota uno degli zaini bello pieno di chissà cosa. Raggiungo veloci gli altri che stavano attraversando: La stazione del treno per tornare è proprio lì vicino.
Parliamo tra noi come se avessimo trovato chissà che tesoro, convinti che dentro ci sia droga o soldi e per questo cercando di ricordare se all'andata avessimo visto qualche cane tenuto da poliziotti o simile. Alla fine l'ansia è troppa: lo zaino va aperto prima di partire.
Dato che lo scemo che lo sta tenendo tutto il tempo sono io, sono io a dover andare nei bagni della stazione, cercando di essere disinvolto... ricordo benissimo i discorsi senza senso su come comportarsi perché lo zaino sembrasse mio mentre andavo in bagno .
Scendo le scale, i bagni sono pieni di sconosciuti danesi, ma trovo uno stallo libero e mi ci infilo, appoggiando lo zaino sul water chiuso e aprendolo velocemente: dentro, fascicoli e documenti in custodie di plastica. Mi sembra il contenuto di una valigetta di lavoro adulta in uno zaino di scuola da ragazzo. Sospetto, ma non il mucchio di banconote o i sacchetti di polvere bianca che ero sicuro di vedere.
Chiudo velocemente ed esco di nuovo fuori, preparandomi a salire le scale e tornare dagli altri.
E lì accade.
Un tizio di cui non ricordo assolutamente l'aspetto mi arriva davanti, lo sguardo fisso su di me, contrariato.
Mi si ghiaccia il sangue nelle vene quando mi strappa lo zaino dalle mani e mi dice, scandendo bene le parole:"THIS IS NOT YOUR BAG."
Si mette lo zaino in spalla e se ne va.
Salgo su solo dopo qualche minuto, spaventato a dovere, vergognoso da morire e ovviamente rivelando queste parole altri altri, che sono state ripetute infinite volte durante il resto della vacanza.
Tutt'ora mi chiedo cosa sia davvero successo: non ho più rivisto lui, lo zaino o saputo di conseguenze di questa vicenda.
Non c'è niente - e dico niente - che per me sia più imbarazzante di essere beccato a rubare
E' praticamente il massimo deterrente possibile, la sola cosa che mi ha impedito di diventare un cleptomane.. -
.
A 15 anni circa, quando ero ancora costretta dai miei ad andare a messa, ero seduta con un'amica a parlare a bassa voce di Pokémon mentre il prete faceva la predica. Ad un certo punto il prete smette di parlare e parte il coro, cantando a squarciagola; al che io alzo la voce per farmi capire e mentre urlavo "Pikachu" la canzone smette e scende un silenzio di tomba, così tutti mi hanno sentito urlare "Pikachu". . -
.Primi anni 2000, chat di msn, questa chat era una specie di antenato di whatsapp dove si chattava con amici anche in gruppi.
Si aveva una tabella con la lista dei tuoi amici e che cliccandoci sopra apriva la chat per parlare con chi volevi.
Il nome che compariva nella chat ad un certo momento poteva essere colorato o con degli effetti ma nella tabella lo si vedeva con un codice che indicava che la scritta una volta aperta saprebbe stata colorata. Di tutti i miei amici solo uno aveva scelto di colorarsi il nome quindi ormai io lo individuavo dal codice.
Un giorno apro la sua chat e vedo che come immagine profilo ci sono 3 ragazze carine. Immediatamente gli scrivo "chi sono queste 3 troie?" Nessuna risposta, strano penso al ché mi viene un dubbio controllo la tabella e mi accorgo che anche una ragazza che conoscevo aveva deciso di mettere il nome colorato e quella era la sua chat e quelle "3 troie" erano lei sua sorella e la sua migliore amica. Inutile dire che non mi ha più rivolto la parola
Fantastica .
Peccato che la terza non era sua madre, potevi fare filotto.Quella che direi fu più mitica per me credo proprio sia questa, che per me rasenta un episodio di Ai Confini della Realtà:
Ambientazione: Copenhagen, 2001
Background: scambio culturale organizzato dalle superiori in atto tra Svezia e Italia, dopo che una classe di svedesi è venuta a stare da noi una settimana, tutta la nostra è andata da loro. Essendo a Malmö, era praticamente obbligatorio prendere il treno e farsi un giro in Danimarca, guardandosi la capitale.
Narrazione: Eravamo noialtri cinque maschi in una classe composta per il resto da femmine, ovviamente da soli e ovviamente senza accompagnatore svedese in quel di Copenhagen. Dopo esserci fatti il giro canonico della città e anche al Tivoli, il parco di divertimenti permanente, stavamo approcciandoci a tornare in Svezia, camminando per una delle vie più grandi della città.
Improvvisamente, sentiamo sgommare forte dietro di noi e girandoci seguiamo questo furgoncino che gira l'angolo, accelera fortissimo ed è costretto subito ad inchiodare per le macchine ferme poco più avanti al semaforo. Non si ferma, sterza cercando di passare, ma le manovre veloci che svolge fanno aprire i due portelloni dietro, così che cadono in mezzo alla strada varie borse di plastica, valigie e zaini, pieni.
Scatta il semaforo, il furgoncino scatta avanti senza che scenda nessuno a raccogliere il carico caduto, supera male le auto e svolta ancora l'angolo, svanendo alla vista, i portelloni svolazzanti.
Ovviamente non solo noi, ma tutti i pedoni restano costernati e vediamo che un paio di auto che erano dietro al furgoncino si fermano. Scendono gli occupanti e nella maniera estremamente ordinata e gentile degli europei del nord raccolgono borse, valige e zaini e li mettono in un mucchio a lato della strada, così che la circolazione possa continuare.
Noi pischelli liceali ci guardiamo tra noi: la tentazione è troppo ghiotta, dobbiamo prendere una di quelle cose e guarda cosa c'è dentro.
Sirene non si sentono ancora, quindi mi faccio avanti ovviamente io, scemo ed eccitato all'idea del rischio, e prendo con fare idiota uno degli zaini bello pieno di chissà cosa. Raggiungo veloci gli altri che stavano attraversando: La stazione del treno per tornare è proprio lì vicino.
Parliamo tra noi come se avessimo trovato chissà che tesoro, convinti che dentro ci sia droga o soldi e per questo cercando di ricordare se all'andata avessimo visto qualche cane tenuto da poliziotti o simile. Alla fine l'ansia è troppa: lo zaino va aperto prima di partire.
Dato che lo scemo che lo sta tenendo tutto il tempo sono io, sono io a dover andare nei bagni della stazione, cercando di essere disinvolto... ricordo benissimo i discorsi senza senso su come comportarsi perché lo zaino sembrasse mio mentre andavo in bagno .
Scendo le scale, i bagni sono pieni di sconosciuti danesi, ma trovo uno stallo libero e mi ci infilo, appoggiando lo zaino sul water chiuso e aprendolo velocemente: dentro, fascicoli e documenti in custodie di plastica. Mi sembra il contenuto di una valigetta di lavoro adulta in uno zaino di scuola da ragazzo. Sospetto, ma non il mucchio di banconote o i sacchetti di polvere bianca che ero sicuro di vedere.
Chiudo velocemente ed esco di nuovo fuori, preparandomi a salire le scale e tornare dagli altri.
E lì accade.
Un tizio di cui non ricordo assolutamente l'aspetto mi arriva davanti, lo sguardo fisso su di me, contrariato.
Mi si ghiaccia il sangue nelle vene quando mi strappa lo zaino dalle mani e mi dice, scandendo bene le parole:"THIS IS NOT YOUR BAG."
Si mette lo zaino in spalla e se ne va.
Salgo su solo dopo qualche minuto, spaventato a dovere, vergognoso da morire e ovviamente rivelando queste parole altri altri, che sono state ripetute infinite volte durante il resto della vacanza.
Tutt'ora mi chiedo cosa sia davvero successo: non ho più rivisto lui, lo zaino o saputo di conseguenze di questa vicenda.
Beh, qui siamo al limite del giallo però .. -
.Primi anni 2000, chat di msn, questa chat era una specie di antenato di whatsapp dove si chattava con amici anche in gruppi.
Si aveva una tabella con la lista dei tuoi amici e che cliccandoci sopra apriva la chat per parlare con chi volevi.
Il nome che compariva nella chat ad un certo momento poteva essere colorato o con degli effetti ma nella tabella lo si vedeva con un codice che indicava che la scritta una volta aperta saprebbe stata colorata. Di tutti i miei amici solo uno aveva scelto di colorarsi il nome quindi ormai io lo individuavo dal codice.
Un giorno apro la sua chat e vedo che come immagine profilo ci sono 3 ragazze carine. Immediatamente gli scrivo "chi sono queste 3 troie?" Nessuna risposta, strano penso al ché mi viene un dubbio controllo la tabella e mi accorgo che anche una ragazza che conoscevo aveva deciso di mettere il nome colorato e quella era la sua chat e quelle "3 troie" erano lei sua sorella e la sua migliore amica. Inutile dire che non mi ha più rivolto la parola
. -
.
Successa 5 minuti fa.
Stavo lavando i piatti quando mi accorgo che sul fondo della pentola erano rimasti due pezzettini di speck; non volendoli avanzare mi sono precipitata a raccoglierli: peccato che parte delle mie dita erano zeppe di detersivo per piatti e ficcandomele in bocca ho dovuto sputare tutto e sciacquarmi la bocca per mezz'ora.. -
.Successa 5 minuti fa.
Stavo lavando i piatti quando mi accorgo che sul fondo della pentola erano rimasti due pezzettini di speck; non volendoli avanzare mi sono precipitata a raccoglierli: peccato che parte delle mie dita erano zeppe di detersivo per piatti e ficcandomele in bocca ho dovuto sputare tutto e sciacquarmi la bocca per mezz'ora.
Mamma mia. -
.Primi anni 2000, chat di msn, questa chat era una specie di antenato di whatsapp dove si chattava con amici anche in gruppi.
Si aveva una tabella con la lista dei tuoi amici e che cliccandoci sopra apriva la chat per parlare con chi volevi.
Il nome che compariva nella chat ad un certo momento poteva essere colorato o con degli effetti ma nella tabella lo si vedeva con un codice che indicava che la scritta una volta aperta saprebbe stata colorata. Di tutti i miei amici solo uno aveva scelto di colorarsi il nome quindi ormai io lo individuavo dal codice.
Un giorno apro la sua chat e vedo che come immagine profilo ci sono 3 ragazze carine. Immediatamente gli scrivo "chi sono queste 3 troie?" Nessuna risposta, strano penso al ché mi viene un dubbio controllo la tabella e mi accorgo che anche una ragazza che conoscevo aveva deciso di mettere il nome colorato e quella era la sua chat e quelle "3 troie" erano lei sua sorella e la sua migliore amica. Inutile dire che non mi ha più rivolto la parola
Epico!
Mancava solo che la terza donna fosse sua madreSuccessa 5 minuti fa.
Stavo lavando i piatti quando mi accorgo che sul fondo della pentola erano rimasti due pezzettini di speck; non volendoli avanzare mi sono precipitata a raccoglierli: peccato che parte delle mie dita erano zeppe di detersivo per piatti e ficcandomele in bocca ho dovuto sputare tutto e sciacquarmi la bocca per mezz'ora.
Accidenti. -
.Successa 5 minuti fa.
Stavo lavando i piatti quando mi accorgo che sul fondo della pentola erano rimasti due pezzettini di speck; non volendoli avanzare mi sono precipitata a raccoglierli: peccato che parte delle mie dita erano zeppe di detersivo per piatti e ficcandomele in bocca ho dovuto sputare tutto e sciacquarmi la bocca per mezz'ora.
Non è una figura di merda se nessuno ti ha visto ... -
.Successa 5 minuti fa.
Stavo lavando i piatti quando mi accorgo che sul fondo della pentola erano rimasti due pezzettini di speck; non volendoli avanzare mi sono precipitata a raccoglierli: peccato che parte delle mie dita erano zeppe di detersivo per piatti e ficcandomele in bocca ho dovuto sputare tutto e sciacquarmi la bocca per mezz'ora.
Non è una figura di merda se nessuno ti ha visto ..
Mi ha visto il mio compagno, purtroppo. Mi ha sfottuto per minuti. -
.
Confermo tutto, ancora rido 😂.