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Come già detto da voi (in particolare mi trovo 100% d'accordo con _Dragon_ ) l'idea che viga la predestinazione in One Piece è un problema di rilevanza enorme: siamo passati dallo spirito di avventura alla necessità, per cui non esiste più il libero arbitrio, ma le persone si muovono verso qualcosa, così come si procede verso le isole con il Log Pose. Disgustosa la premonizione dei Re del Mare: bastava Shirley, come elemento dirompente (a cui poter attribuire anche una piccola % di errore).
Noi sappiamo già che Rufy diventerà il Re dei pirati e sorpasserà Roger, ma nessuno di noi vorrebbe che tale riconoscimento avvenga prima della fine del percorso, né che tutto quanto concorra a questo punto, rendendo inutili le azioni. Più che altro rende inutili le battaglie degli altri, di Roger prima di ogni altro, che pare abbia avuto contro solo l'"avventatezza" o il non essere stati fortunati nel vivere al tempo giusto. Penso che "Laugh Tale" debba essere il sottotitolo di One Piece, dopo 967 capitoli di serializzazione.
Il ritmo del capitolo mi piace. Oden mi piace come personaggio, nonostante l'errore di Oda sia stato fare una saga su qualcosa che non è esotico, ma che è reale (è esotico per noi, ma per Oda no). Come sempre, la trovata della sostituzione di persona, con l'utilizzo de frutto di Von Clay è imbarazzante, penoso: avrei gradito molto, MOLTO di più se Orochi avesse finto di voler fare migliaia di ritratti di Sukiyaki "per celebrare la sua grandezza, Signore!", mentre invece ne avrebbe riprodotto i più minimi dettagli. Sto immaginando la scena: una stanza piena di rotoli con il Re disegnato in ogni modo (tipo la stanza da cartografa di Nami) all'inizio del flashback; un'altra stanza piena degli stessi disegni, ma storpiati per parodiarne gli aspetti, avvolti dalle fiamme con Orochi che ride. Ho i brividi, e non mi ritengo nulla di che come autore.
Pensavo avrei avuto qualche brivido in più durante l'abbandono di Roger, ma non è successo: mi è mancata un'inquadratura ampia, ravvicinata su Rayleigh, poiché è il membro più importante che conosciamo, attualmente.
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