Interviste a Oda e i suoi Editori

Oda: Ero impaziente di diventare un mangaka fin da piccolo. Un giorno rimasi sorpreso nel leggere un messaggio di un mangaka esperto e famoso, che scrisse "Puoi divertirti a disegnare manga fino a quando lo consideri un hobby. Le persone non dovrebbero diventare mangaka professionisti".

Visto che volevo diventare un mangaka, mi arrabbiai molto nel leggere quel messaggio: "Come puoi dire agli altri di non diventare mangaka, quando tu ti diverti ad essere un professionista?". Spero che quel mangaka mi perdoni per la maleducazione di un ragazzino.

Poi divenni un mangaka. Mi sarebbe piaciuto poter dire a quel mangaka che purtroppo non c'è più "Lo sapevo. Fare il mangaka è piacevole"

Non posso confermare ogni mia parola, visto che nel tempo l'industria dei manga è cambiata molto, ma almeno posso dire che è grazie ai miei lettori che continuo a godermi la vita del mangaka adesso.

Questo è il mio ottavo libro di illustrazioni!
Grazie a tutti per il supporto!

Eiichiro Oda

- Oda pensa di aver già disegnato la maggior parte di quello che voleva nelle color spread, la qual cosa lo preoccupa molto di recente.
- Oda legge Jump da quando aveva 8/9 anni, quando venivano pubblicati "Kinnikuman", "Ken il Guerriero", "Capitan Tsubasa".
- Oda colleziona pennelli digitali. Di recente ne ha trovato uno che ritiene il suo preferito. Ha anche disegnato qualche illustrazione in digitale su Jump. Oda è impressionato dal fatto che gli strumenti di disegno digitali siano migliorati tanto, al punto che a volte non riesce a distinguere le illustrazioni digitali da quelle classiche.
- A Oda piace la funzione "time lapse drawing" dell'iPad Pro. Per quanto riguarda i capitoli di OnePiece con una color spread, Oda si impone di non disegnarle in digitale.
- Oda riesce a disegnare meglio quando è impegnato, ma una volta disegnò delle tette sul corpo di Rufy dopo essere stato sveglio tutta la notte.
- Oda ammette che le sue facce preferite del mondo reale sono le stesse che vuole poi disegnare nel manga.
- In questi giorni Oda si domanda per quanti anni ancora riuscirà ad impegnarsi a pieno regime sul suo lavoro. Dice anche che una delle ragioni che lo ha portato ad approvare la serie tv che verrà girata ad Holliwood è che pensava che potessere essere l'ultima occasione, considerando le sue energie. Oda pensava di non poter avere la forza necessaria per svolgere complicate riunioni con staff stranieri dopo tanti anni.